Mio cugino è un tipo strano. Coltivava rose e leggeva Rimbaud (oltre che Baudelaire e Patti Smith), un bohémien dal fiero orgoglio campagnolo in un minuscolo pesino toscano. In mezzo al nulla. Diverso da tutti. Gli ho rubato un sacco di libri, compresa la biografia di Rimbaud che ho fra le mani.
L’estate, i campi gialli e i prati mi fanno pensare alla poesia che copio sotto, quella poesia mi fa pensare a lui. Un giorno mi disse: Solo un ragazzo può sapere cosa significa essere felici con una donna. Heureux comme avec une femme. Poi mi recitò Sensazione.
Sensazione
Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri,
Punzecchiato dalle spighe, a calpestare l’erba sottile;
Pensieroso, ne avvertirò sotto il piede la presenza,
E lascerò che il vento mi bagni il capo scoperto.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l’amore infinito mi salirà nell’anima,
E me ne andrò lontano, lontano, come uno zingaro,
Nella Natura, felice come con una donna.
La versione originale:
Sensation
Par les soirs bleus d’été, j’irais dans les sentiers,
Picoté par les blés, fouler l’herbe menue;
Rêveur, j’en sentirais la fraîcheur à mes pieds,
Je laisserai le vent baigner ma tête nue.
Je ne parlerai pas, je ne penserai rien:
Mais l’amour infini me montera dans l’âme,
Et j’irai loin, bien loin, comme un bohémien,
Par la Nature, heureux comme avec une femme.
La biografia di Rimbaud dalla quale ho tratto la poesia, sia in lingua che in traduzione, si intitola Jean Arthur Rimbaud. Vita e opere di un poeta maledetto, è uscita per Rizzoli nel 1981 ed è stata scritta da Enid Starkie.
🙂 mi riconosco spesso nella natura di Rimbaud, perchè come lui son capace di distruggere una vita di scritti, o di rinnegarli e gettarmi nell’avventura… per mettermi in rilievo con nuove “visioni”… e come lui probabilmente non avrò discepoli, 😦 se non dopo la mia morte… A parte il pensiero un po’ da esaltato ego, di cui me ne scuso… mi piace da matti il suo stile che adotta nel saper esaltare nella poesia, profumi, suoni , colori crudiltà di gesti,una perdita. partendo solo dall’atto psicologico delle “Sensazioni” vissute , rinnegando quindi quel surrealismo che si riscontrava leggendo in quel tempo un artista come Baudelaire… Beh si sa il Poeta maledetto ha saputo toccare la punta estrema di ogni audacia letteraria e poetica, E meno male… o io non troverei una giustificazione ai miei maledetti gesti…quando provo ad esser un po’ poeta. Buona Giornata, Tuo cugino sa il fatto suo, tienilo ben in vista e… porta via più libri che puoi….:O) Cate! ciao
Grazie mille del bel commento, grazie per esserti espressa così generosamente!
[…] bellissima versione da bancarella di Poèmes di Rimbaud del 1961 è edita da Gallimard, con una prefazione di Paul […]
Poesia meravigliosa! Grazie, era da tanto tempo che non la leggevo 🙂
è stato un piacere! 😉
[…] Però c’è una cosa che mi piace dell’autunno e non sono le castagne (che odio), ma la canzone che ha scritto Paul Verlaine, l’amico maledetto, migliore, peggiore e molto di più, di Rimbaud. […]
[…] questione sono Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison. Il libro era del solito cugino, quello di Rimbaud e Patti Smith. Il titolo non lo capivo ma in copertina c’era un flipper e quindi decisi di […]
[…] cosa è sicura: sia come sia, l’inferno di Rimbaud è scritto meglio di quello di chiunque altro (buono Dante, non dicevo di […]
[…] libro lo rubai allo stesso cugino di sempre 😉 , aveva la copertina macchiata, forse di caffè, ed è come se quella macchia fosse poi rimasta […]