Oggi la sonda della Nasa New Horizons incontrerà Plutone. Bene. Chi era Plutone? C’entra qualcosa con Pluto?
Al centro della questione c’è una sovrapposizione di identità, che rende incerta ed affascinante la distinzione fra i due, in alcuni casi. Come ad esempio nella Divina Commedia, dove Pluto è colui che pronuncia uno dei versi più misteriosi di tutte e tre le cantiche, la famosa invocazione Pape Satàn, pape Satàn aleppe!
A parte Satàn, che significa Satana, i critici si stanno ancora lambiccando il cervello per capire cosa significhi. C’è chi pensa che siano parole inventate e che non vogliano dire nulla. Ma poi, Dante intendeva Pluto o Plutone? Sto divagando, torno a Pluto-ne.
Nella mitologia greca Pluto è il dio della ricchezza, ma si identifica anche con Ade, dio degli inferi. Nella mitologia romana Plutone è il signore dell’oltretomba, dell’Averno, ma si identificava anche con Dite (Dis Pater), che inizialmente era il dio delle ricchezze del sottosuolo.
Insomma, io non sono un’esperta di mitologia, purtroppo (se però esiste come lavoro retribuito mi impegno a diventarlo!), non ho studiato greco e molto male latino, quindi invito i professionisti a spiegare meglio di me, però questa cosa che la morte si confonde col denaro e che la ricchezza presagisce la morte mi ha decisamente fulminato. Nel linguaggio nulla è lasciato al caso.
Il caso non è casuale, semmai è causale.