Ci sono alcune espressioni tedesche avvolte nel mistero. Si sentono ogni tanto in giro, ma nessuno sa cosa significhino veramente. Weltschmerz, Sehnsucht, Weltanschauung, Sturm und Drang. Ci penso io!
Oggi è la volta di Sturm und Drang. Letteralmente significa tempesta e impeto e potrei scrivere pagine sull’origine del nome e su cosa identifichi a livello letterario in Europa, spiegando i nessi col neoclassicismo, illuminismo e romanticismo, Goethe e I dolori del giovane Werther… ma no. Se si parla di Sturm und Drang non posso fare la mestrina.
Lo Sturm und Drang è l’impeto e la tempesta che ti si scatenano dentro lo stomaco; è l’adolescente istintivo e ribelle dentro di noi, che spero non cresca mai a tal punto da mettersi una cravatta; è il contatto intimo con le forze della natura che dovremmo continuare a sentire come animali, come esseri primordiali; è la passione arrogante che non c’è verso e volontà di domare; è il sentimento, l’amore intesi come perni intorno ai quali far girare la vita, ovunque questa ci porti; è rivoluzione e cambiamento; è inquietudine che non si sazia; è desiderio e protesta; è genialità; è l’essere potenziato, che diventa superuomo (e superdonna), e qui si spalancherebbe una voragine, ma da buona Sturmerin und Drängerin non ho nessuna intenzione di chiuderla, anzi, mi/vi ci butto.
È, per dirla con Foscolo, Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
[…] 16 luglio del 1951 questo miracolo veniva pubblicato per la prima volta. Se ieri accennavo con lo Sturm und Drang all’adolescenza eccola qui, impersonata da questo magnifico esemplare di 17 anni, altissimo […]
[…] ebbe talmente tanto successo tanto da provocare un’epidemia di suicidi (in perfetto stile Sturm und Drang), Le affinità elettive (che solo per imparare come si dice in tedesco all’università […]
[…] Wolfgang, caro Werther, questa potrebbe essere l’epigrafe alla mia adolescenza. Mai […]