Denaro

Io continuo ad essere letteralmente infelice. Nel senso non letterale del termine, perché a me le parole salvano sempre la vita. Ma questo funziona solo se non sei in guerra, ahimè.

E per coloro che in guerra ci sono, potendo fare solo poco altro, continuo a leggerepensare e parlare, e anche stavolta sono andata a cercare le parole giuste altrove.

Dopo vendetta, la seconda delle tre parole che mi sono venute in mente dopo i fatti di Parigi è denaro. Il primo motore di tutte le umane cose moderne, guerre e stermini in prima istanza.

Per l’occasione ho scomodato Karl Marx: il mio altrove dove poter trovare sempre le parole giuste sull’argomento.

[…] il denaro fa da mezzano tra il bisogno e l’oggetto, tra la vita e i mezzi di sussistenza dell’uomo. Ma ciò che media a me la mia vita, mi media pure l’esistenza degli altri uomini per me. […]

Ciò che mediante il denaro è a mia disposizione, ciò che io posso pagare, ciò che il denaro può comprare, quello sono io stesso […].

Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro.

Io sono un uomo malvagio, disonesto, senza scrupoli, stupido; ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono; il denaro inoltre mi toglie la pena di esser disonesto; e quindi si presume che io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi lo possiede?

La confusione e il rovesciamento di tutte le qualità umane e naturali, la fusione delle cose impossibili – la forza divina – propria del denaro risiede nella sua essenza in quanto è l’essenza estraniata, che espropria e si aliena, dell’uomo come essere generico. Il denaro è il potere alienato dell’umanità.

Poiché il denaro, in quanto è il concetto esistente e in atto del valore, confonde e inverte ogni cosa, è la universale confusione e inversione di tutte le cose, e quindi il mondo rovesciato, la confusione e l’inversione di tutte le qualità naturali ed umane.

Il denaro, questa astrazione vuota ed estraniata della proprietà, è stato fatto signore del mondo. L’uomo ha cessato di essere schiavo dell’uomo ed è diventato schiavo della cosa; il capovolgimento dei rapporti umani è compiuto; la servitù del moderno mondo di trafficanti, la venalità giunta a perfezione e divenuta universale è più disumana e più comprensiva della servitù della gleba dell’era feudale; la prostituzione è più immorale, più bestiale dello ius primae noctis. La dissoluzione dell’umanità in una massa di atomi isolati, che si respingono a vicenda, è già in sé l’annientamento di tutti gli interessi corporativi, nazionali e particolari ed è l’ultimo stadio necessario verso la libera autounificazione dell’umanità.

Da Manoscritti economico-filosofici del 1884

Non ci stupiamo che il genere dis-umano si stia lentamente, forse nemmeno tanto, suicidando.