Natale è solitudine. Maria Luisa Spaziani

Io non sono mai stata sola a Natale. Anzi. Per me il Natale è sempre troppo affollato. Ovunque.

Ma dentro, oh sì, dentro mi sento solissima. Abbandonata dall’umanità. Isolata nella perdita di senso. Separata da ciò che di buono ci potrebbe essere. Dissociata dai miei pensieri. Rifiutata dal prossimo. Inselvatichita dai paradossi.

Il panettone non mi piace.

Sono atea, ma preferirei che il Natale fosse una festa religiosa.

Non so dire altro, Maria Lusia Spaziani, pensaci tu.

Lettera di Natale

Natale non è altro che questo immenso
silenzio che dilaga per le strade,
dove platani ciechi
ridono con la neve
altro non è che fondere a distanza
le nostre solitudini,
stendere nella notte un ponte d’oro.
Sono qui col tuo dono che il mio illumina
di dieci stelle-lune,
guidandomi per mano
dove vibra un riverbero
di fuochi e di lanterne (verde e viola),
di girandole e insegne di caffè.
Un pino a destra
per appendervi quattro nostalgie
e la mia fede in te, bianca cometa
in cima.

(1951)

Per la foto (Self-Deceit #5) ho scomodato Francesca Woodman.