Ti meriti di vivere in questo insulso scorcio di secolo a campare di fretta e male se pensi che la filosofia non serva a niente e sia un inutile esercizio fine a se stesso. Pensare è diventato un lusso malvisto. Una perdita di tempo. Bisogna solo fare. Errore, orrore.
La filosofia è utile e concreta e stamattina mi è successo qualcosa che mi ha fatto pensare a questo pezzo strepitoso de La gaia scienza (1882) di Nietzsche. Una delle Bibbie scritta da Dio, per me (ehm… fra l’altro Lui non sarebbe d’accordo probabilmente con questa mia affermazione… ma mi perdonerebbe?). È l’aforisma 341 del IV libro e ve lo butto là, così.
Che accadrebbe se, un giorno o una notte, un demone strisciasse furtivo nella più solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: «Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione – e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello di polvere!». Non ti rovesceresti a terra, digrignando i denti e maledicendo il demone che così ha parlato? Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, in cui questa sarebbe stata la tua risposta: «Tu sei un dio e mai intesi cosa più divina»? Se quel pensiero ti prendesse in suo potere, a te, quale sei ora, farebbe subire una metamorfosi, e forse ti stritolerebbe; la domanda per qualsiasi cosa: «Vuoi tu questo ancora una volta e ancora innumerevoli volte?» graverebbe sul tuo agire come il peso più grande! Oppure, quanto dovresti amare te stesso e la vita, per non desiderare più alcun’altra cosa che questa ultima eterna sanzione, questo suggello?
Non c’è bisogno di sapere molto dell’eterno ritorno dell’identico per rispondere alla domanda: tu, a quel demone, cosa diresti e come vivresti di conseguenza?
Io sto rileggendo “Aurora”, quindi puoi ben capire quanto apprezzi questo memorabile passo. 🙂
Meravigliosa lettura Antonio!
Ha colpito molto anche me questo scritto di Nietzsche tanto da sentire in lui una passione per la vita che avevo prima intuito solo nelle “Ultime lettere di Jacopo Ortis “del Foscolo.
Ha colpito anche me questo scritto di Nietzsche da cui trapela un vero amore per la vita che prima avevo intuito solo in un altra lettura come quella delle “ultime lettere di Jacopo Ortis” di Foscolo .
Giusto! Amore incondizionato per la vita presente.
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