Il mare, che è dove vorrei vivere, poco importa dove, non mi impedisce di essere melanconica. Io sono una che rimugina, di continuo. Sbaglio, lo so, ma sono così. Se avete una pasticca che mi guarisce datemela, ma forse nemmeno la prenderei.
E la mia vita mi sembra un colabrodo, un puzzle di pezzi sbagliati che non combaceranno mai. Tanto di bello alla fine, tanto, ma anche troppi errori, indecisioni, pustolette che non riesco a smettere di grattare, e questa cosa che non riesco a smettere di fumare, e il passato che mi si arrampica sulla schiena e mi tende agguati, sto invecchiando e mi fanno male le ginocchia mentre vorrei avere vent’anni con la testa di quaranta però, e che cazzo.
Quante occasioni ho perso, perché non sapevo che, ma non potevo invece, quanto vorrei che…
Comunque, quando sto così ripesco questa poesia di poesia di Wislawa Szymborska (quella della barzelletta esistenzialista!), che un po’ di mali me li cura. Almeno momentaneamente. Sono cronicamente mediamente depressa anche se letteralmente molto felice.
C’è chi
C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
È tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.È lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il
dubbio.E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.A volte un po’ lo invidio
– per fortuna mi passa.
Se posso senza presunzione alcuna, ma cosciente, che nulla accade per caso , dopo aver perso, per cause naturali e separazione non voluta ,in soli tre mesi , mia madre, la mia compagna, mio figlio, la casa comune, ho impiegato un anno per comprendere che ciò che conta è solamente l’oggi.Passato e futuro proiezioni del nostro inconscio invisibili perchè inesistenti. E allora tutto è più semplice vero e sopratutto praticabile. 3 regole mi sono dato la prima cancellare dal mio vocabolario scritto e parlato la voce NON la seconda ringraziare sempre e chiunque, per qualsiasi gesto piccolo o grande nei miei confronti e contemporaneamente, perdonare chi, cosciente o incosciente, compie gesti contro di me, perdonando ci assumiamo la responsabilità di accettare la nostra vita , cosi come è. la terza fare tutti i giorni almeno una cosa, un gesto che sia di aiuto verso chiunque ne abbia bisogno sia che lo chieda oppure no. La sera nel letto,.prima di addormentarti , un senso di pace e connessione con il mondo permetterà alla tua anima di aprire la porta alla felicità che giorno dopo giorno diverrà la tua compagna di strada ,inseparabile,e il ricordo di ciò che è stato, si scioglierà come neve al sole.
namastè guido
Grazie per i consilgli Guido!
Benvenuta nel club, pure io sono un pochetto come te! quando hai le paturnie passa da me! Ok? Buona domenica 🙂
Non mancherò!! Il club è ben popolato vedo!
Infatti…buon martedì!
Urka Silvietta, mi hai steso! Sta cosa dei rimpianti è davvero urticante. Ci vorrebbe dell’ammoniaca. Se trovi qualcuno che la vende fammi uno squillo..io ti riserverò la stessa cortesia 🙂
Mi metto in cerca del pusher allora!