Splash con Bukowski. Buon compleanno Hank!

Oggi la birretta quotidiana la stappo per te, Charles. Sei, a dispetto di ciò che si dice in giro, un compagno fedele e, in certi sensi, misurato. Sempre presente (per me ci sei stato ogni volta che avevo bisogno), sincero, mai insopportabilmente perbene.

Aderente a te stesso, sensibile, ispirato. Coraggioso di amare i lati mostruosi della gente. Questo hai cercato di insegnarmi, chissà se ci sei riuscito. Penso ancora di no, sono una cattiva alunna.

Ti stimo, Hank, e ti amo non perché sei un trasgressore ubriaco, icona dei trasandati speranzosi di talento. Ti amo perché ti amo.

Per festeggiare il tuo compleanno oggi 16 agosto ero indecisa fra troppe poesie. Ho tirato a sorte ed è uscita Splash. Non male. Ci sentiamo presto allora, ciao… ti amo.

Splash

L’illusione è che tu semplicemente
stia leggendo questa poesia.
La realta’ è che questa è
più di una
poesia.
Questo è il coltello
di un accattone.
è un tulipano.
è un soldato che marcia
attraverso Madrid. questo sei tu sul tuo
letto di morte.
questo è Li Po che ride
sottoterra.
no, non è una dannata
poesia.
è un cavallo
che dorme.
una farfalla dentro
il tuo cervello.
questo è il circo
del diavolo.
e non la stai leggendo
su una pagina.
è la pagina che legge
te.
la senti? è come un cobra.
è un’aquila affamata
che sorvola la stanza.
questa non è una poesia.
la poesia è barbosa,
ti fa venire sonno.
queste parole ti incitano
a una nuova
follia.
ti ha toccato la grazia,
sei stato spinto
dentro una
abbacinante regione di
luce.
adesso l’elefante
sogna insieme
a te.
la volta dello spazio
curva e ride.
adesso puoi morire.
tu puoi morire adesso come
si doveva morire da uomini:
grande,
vittorioso,
con l’orecchio alla musica,
essendo tu la musica,
che romba,
romba,
romba.